Mercedes l'eroica

Giacomo Pellicciotti
Repubblica, 3 Settembre 1991

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Al suo confronto [di Mercedes Sosa], le altre cantanti sono un po' sbiadite e non sempre per loro demerito. Certo la Nina Simone di oggi non è più la struggente entertainer del soul-jazz, la vocalista dai timbri incredibilmente scuri, l' ottima pianista che tra la fine degli anni Cinquanta e l' inizio dei Sessanta sapeva conquistare un vasto uditorio di confine.

Oggi la Simone mette a nudo un grande talento sempre più buttato via e una sregolatezza di vita sempre più autolesionista. Quando ripete i suoi cavalli di battaglia come "My baby just cares for me", "Ne me quitte pas" di Brel, "Just in time", "Images" o "Mississippi Goddam", lo fa con stonature spesso imbarazzanti e fastidiose cadute di gusto.

E non basta poi un' ironica e divertente danza africana da lei accennata in "Sea-line woman", un numero d' alta scuola, a rinnovare la fama di un tempo.

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