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Profilo di fotocamera secondo AdobeModificare un profilo di fotocamera
È possibile modificare un profilo DNG di fotocamera con l’utility DNG Profile Editor, attualmente ancora in versione beta (la versione beta 2 è stata pubblicata in ottobre 2008) e scaricabile gratuitamente dal sito Adobe Labs per Mac e Win.
La modifica è relativa ad un profilo di base. Aprendo DNG Profile Editor si può scegliere il profilo DNG di base da modificare:
oppure si può aprire (File > Open DNG Image) un file DNG scattato con una data fotocamera. In tal caso vengono elencati tutti i profili disponibili per quella fotocamera:
Si possono aprire contemporaneamente più file DNG, anche con immagini scattate con fotocamere diverse, e DNG Profile Editor elenca tutti i profili disponibili:
Si può aprire anche un DNG che contiene non dati Raw ma dati TIFF, PSD o JPEG lineari. In tal caso nel file non può esserci un “profilo di fotocamera” perché i dati non sono Raw; se c’è un profilo incorporato viene indicato:
Una volta scelto il profilo di base da modificare, se questo profilo è associato ad una immagine, la modifica del profilo di fotocamera avviene appunto lavorando sull’immagine. Prima di cominciare ci sono però un paio di cose da controllare.
Per fare in modo che il giudizio sull’immagine sia basato sulle impostazioni di fotocamera (e non sulle impostazioni specifiche per quell’immagine) bisogna accertarsi che Options > Apply Camera Raw Adjustment non sia attivato.
Se si decide se operare su entrambe le tavole (2850 K e 6500 K) si deve attivare il comando Options > Edit Both Color Tables Simultaneously (è attivo per default). Altrimenti si disattiva questo comando e si sceglie una tavola con il menù Color Table. Per iniziare è meglio operare su entrambe le tavole lasciando l’opzione attivata.
All’apertura dell’immagine l’aspetto di questa (e in particolare il bilanciamento del bianco) dovrebbe essere identico all’aspetto della stessa immagine quando aperta in Camera Raw per prima volta (cioè senza variazioni degli slider, ecc. e a patto che Apply Camera Raw Adjustments non sia attivato, come indicato più sopra).
Per iniziare, se l’immagine non è bilanciata si può fare clic col tasto destro del mouse su un punto che dovrebbe essere grigio chiaro. Ma se l’immagine non è ben esposta appare questo avviso:
Se invece il bilanciamento va a buon fine, la temperatura di colore e la tint vengono visualizzate nel titolo della finestra dell’immagine, a fianco del modello della fotocamera. A questo punto si può iniziare con le modifiche, che sono di due tipi: tabelle dei colori (Color Tables) e curva tonale (Tone Curve).
Tabelle dei colori 2.5D
Qui si fanno gli aggiustamenti di cromaticità. Per modificare un colore si porta in primo piano la finestra dell’immagine e si passa il mouse sull’immagine.
Nella finestra di DNG Profile Editor si possono controllare i valori (che non dipendono dalle eventuali impostazioni degli slider e curve di ACR, né dalle impostazioni di Profile Editor, ma solo dal profilo di base):
- RGB, che sono riferiti allo spazio interno RIMM (ProPhoto a gamma 1);
- Lab D50, derivato da XYZ;
- HSL, calcolato con la conversione di RGB.
Nel cerchio cromatico la posizione della cromaticità del pixel è indicata con un cerchio bianco.
La cromaticità di un colore è il colore stesso a meno della luminanza, cioè è la tinta+la croma (detta impropriamente saturazione). In termini del modello HSB la cromaticità è H+S. Il cerchio cromatico rappresenta appunto le cromaticità, non la luminanza, cioè rappresenta H e S, non B.
Trovato il colore giusto si fa clic sull’immagine e la posizione della cromaticità del pixel è riportata nel cerchio cromatico con un punto nero. Il colore viene anche riportato nell’elenco a destra (si veda qui sotto la posizione della freccia nera sull’immagine, la posizione del punto nero nel cerchio cromatico e il colore nell’elenco):
I numeri RGB, Lab e HSL che stanno sopra l’elenco dei colori (numeri che si vedono quando l’immagine è attivata e il contagocce sta sull’immagine) si riferiscono allo spazio RIMM (ProPhoto a gamma 1) cioè sono numeri scene-referred prima di qualunque modifica di colore e rimangono sempre gli stessi.
Una volta stabilito il colore da modificare lo si può modificare:
- con gli slider Hue, Saturation, Brightness in basso;
- trascinando il punto nero nel cerchio cromatico.
Se si lavora con gli slider, H indica la modifica della tinta in gradi (da -30 a + 30), S indica la modifica sulla croma (30% in più, 30% in meno) e L la stessa cosa sulla chiarezza.
L’immagine viene modificata in tempo reale e le modifiche appaiono anche nella finestra di DNG Profile Editor (nel cerchio, negli slider e nella tabella):
La zona sulla quale agisce la modifica si può controllare attivando Options > Show Affected Colors:
Si possono modificare quanti colori si vogliono. L’ultimo colore, oppure quello selezionato, appare nel cerchio come punto nero. Gli altri come quadratini neri:
La zona in cui ogni modifica di colore agisce dipende dal complesso dei colori selezionati, e quindi viene modificata man mano che si aggiungo i punti:
In particolare si può selezionare un colore senza modificarlo, e ciò significa che quel colore, appunto, non verrà modificato (quindi anche questo colore influisce sulle aree di modifica degli altri colori). Per esempio nell’immagine del un viso di una ragazza punk con i capelli verdi si può fissare il colore dell’incarnato mentre si può agire sul colore dei capelli.
Nella lista dei colori a destra si usa il checkbox a sinistra di ogni singolo colore per attivare/disattivare quel colore, mentre si usa la casella con il meno a destra per eliminare il colore (l’eliminazione è definitiva, non c’è un undo). Qui sotto il verde è stato disattivato (e dunque l’area di azione dell’arancio è stata modificata):
Tone curve
La seconda tacca di DNG Profile Editor riguarda la curva tonale (Tone Curve).
Bisogna sapere che Camera Raw costruisce la sua curva tonale a partire da quattro impostazioni: Brightness (default 50), di Contrast (default 25), di Parametric Curve (default l’identità) e Point Curve (default Medium Contrast). Ogni modifica a una di queste quattro impostazioni viene fatta relativamente alla curva di tonalità del profilo. Vedi anche il post ACR e Lr: curva tonale.
In questo pannello ci sono in realtà due curve:
- base tone curve (curva tonale di base) è la curva di default che si vuole associare al profilo; si può visualizzare oppure non visualizzare, ed è quella in rosso qui sotto; si può scegliere
- la curva tonale del profilo di base aperto (se ce n’è uno);
- la curva tonale default di Camera Raw per quella fotocamera;
- una curva lineare;
- tone curve adjustment (regolazioni della curva tonale) quasi identica alla point curve di Camera Raw, definisce delle variazioni rispetto alla base tone curve, per default è lineare (cioè non ci sono variazioni.
Scegliendo profili diversi cambierà così non solo la resa del colore ma anche la tonalità. Tutti i controlli tonali di ACR sono poi relativi a questa curva tonale.
La curva Base Tone Curve di Profile Editor se impostata su Linear agisce su tutte e quattro le curve di Camera Raw, facendole diventare lineari (la stessa cosa in Camera Raw si ottiene rendendo lineare Point Curve e impostando Brightness e Contrast a 0).
Ma in generale la Base Tone Curve di Profile Editor non deve essere lineare. Il fatto che possa essere resa lineare è per avere output lineare da Camera Raw (per esempio per HDR).
Color Matrices
Adobe raccomanda di utilizzare questo tab solo in casi particolari, come i due casi descritti qui sotto.
Un caso particolare indicato da Adobe è quello in cui il bianco bilanciato abbia una temperatura di colore inferiore a 2000 K (per esempio con camera modificate per l’infrarosso, o in condizioni estreme di illuminazione).
In tal caso si apre l’immagine il cui bianco ha una temperatura di colore che viene clipped a 2000 K e si regolano i due slider di White Balance Calibration.
Un altro caso particolare è quando si vuole incorporare nel profilo una modifica globale della tinta e/o della saturazione. Per esempio per aumentare globalmente la saturazione complessiva si possono spostare a destra gli slider di saturazione.
Nota: tecnicamente, le modifiche in questo tab vanno a modificare i numeri delle ForwardMatrix (vedi Anatomia di un profilo DNG di fotocamera).
Cosa abbiamo fatto
I nuovi profili DNG sono stati introdotti per consentire modifiche soggettive, mentre le modifiche colorimetriche era già possibile farle nella versione precedente.
Le modifiche al profilo di base effettuate con Color Tables e Tone Curve non riguardano la precisione colorimetrica, ma sono appunto modifiche soggettive al profilo di fotocamera (che controlla la conversione da numeri del sensore in coordinate colorimetriche).
Con DNG Profile Editor è possibile effettuare non solo le modifiche soggettive ma anche le modifiche colorimetriche, precisamente con il tab Color Matrices.
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Nel prossimo post vediamo alcuni usi dei profili DNG di fotocamera.