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Gestione colore secondo ICCNamed color: colori spot
Un profilo di classe named color contiene una lista di nomi di colori (per esempio Pantone, Focoltone, Trumatch) e i valori necessari per riprodurli con una specifica periferica (per esempio un determinato monitor o una stampante). Il metodo è device dependent e il CMM è essenzialmente irrilevante. Questo tipo di profilo può essere incorporato in un file.
Un profilo di classe named color viene usato assieme al profilo della periferica di output con un meccanismo che deve essere realizzato a livello di applicazione. Funziona così: si sceglie il profilo ICC della periferica di output, e questo è il profilo che viene usato quando si lavora con immagini bitmap e colori senza nome (non spot); quando si usano colori con nome (per esempio Pantone) viene agganciato in maniera trasparente il profilo named color.
Per il monitor si userà un profilo named color creato per il monitor; per la stampa un profilo named color creato per la stampa (stampante finale o stampante di prova).
La classe named color è supportata da ColorSync (dalla versione 2.5) e PDF (dalla versione 1.3), ma non ancora dalle applicazioni eccetto ColorSync Utility su Mac. Mac OS X 10.3 (Panther) utilizza i profili named color a livello di sistema operativo. Qui sotto il selettore di colore caricato con il profilo named color che contiene i colori Pantone.
I RIP ColorBurst, ColorBus, ErgoSoft e altri supportano i profili named color.
Con Illustrator e FreeHand è necessario un programma come Pantone Color Ready che utilizza questi profili dall’interno delle applicazioni che supporta e ha profili named color per diverse combinazioni di stampanti inkjet e carta. XPress ha una opzione Pantone separabile, che forse usa questi profili.
Praxisoft VectorPro consente di generare profili di classe named color. Il programma calcola i valori corretti CMYK o RGB per un determinato colore Pantone con il profilo di output. X-Rite ColorShop è in grado di generare un profilo named color.