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Nozioni base di prestampaCarta da stampa: terminologia e classificazione
In questo post riassumo i termini principali per la classificazione delle carte per la stampa industriale.
Pasta
La pasta (in inglese pulp) o pastalegno (wood pulp) o pasta meccanica (mechanical pulp) è il materiale di base per la produzione della carta.
Tutte le forme di vita vegetale sono costituite da innumerevoli fibre lunghe e strette, ed è di queste fibre che è fatta la carta. Il legno è la fonte più comune di fibra per la fabbricazione della carta. Si possono comunque usare altre fibre vegetali, come lino, canapa, iuta, paglia, bambù, cotone.
Circa la metà delle pareti delle fibre vegetali è costituita di cellulosa (che chimicamente è un composto organico, ed anzi è il composto organico più comune sulla Terra) ma il cotone, per esempio, è cellulosa quasi al 100%.
La lunghezza delle fibre differisce a seconda del tipo usato e del metodo di estrazione impiegato, e può andare da 1 a 4 mm.
La pastalegno viene prodotta usando legno di pino, abete, betulla, ecc. i cui tronchi vengono scortecciati, sfibrati e macinati con procedimenti meccanici.
La pasta chimica (chemical pulp) viene prodotta similmente alla pasta meccanica, ma viene poi sottoposta all’azione di prodotti chimici. Il risultato è che circa il 90% della pasta è cellulosa e solo una piccola parte può essere pastalegno.
La pasta viene trattata da una cosiddetta “macchina continua” (inventata in Francia alla fine del Settecento) che dopo una serie di complesse lavorazioni riduce la pasta in rotoli di carta.
Calandratura
Le calandre fanno parte della macchina continua e sono rulli orizzontali con una superficie molto liscia che conferiscono una finitura alla superficie della carta.
La calandra base può dare una finitura abbastanza buona nota come finitura di macchina (MF, machine finished). “Di macchina” perché viene fatta nella macchina continua.
La satinatrice fa anche parte della macchina continua e viene usata per conferire alla carta una finitura molto liscia e lucida, satinata (SC, supercalandered).
Patinatura e lucidezza
Per ottenere carta di qualità ancora migliore si procede alla patinatura della superficie, o sulla macchina continua di produzione oppure fuori macchina su impianti appositi. Vengono usati diversi pigmenti in sospensione acquosa, tra i quali caolino e carbonato di calcio.
Si ottiene così la carta patinata (coated paper) che si distingue dalla carta non patinata (uncoated paper) detta anche carta naturale o carta uso mano.
La carta patinata riduce la penetrazione dell’inchiostro nel foglio e quindi l’inchiostro non si espande e l’immagine stampata è più nitida. Aumenta la densità di stampa e la lucidezza. La quantità di inchiostro necessaria è minore rispetto alla carta non patinata. La patinatura può essere singola, doppia o tripla.
La carta patinata può presentare diversi fattori di lucidezza (altrove chiamati gradi di lucido): lucida (gloss) tra 50 e 80, satinata (silk) tra 20 e 40 e opaca (matte) tra 10 e 20:
ISO Brightness
Brightness è un attributo percettivo del colore e si traduce in italiano “brillanza”, ma questa ISO brightness non ha nulla a che fare con la brillanza.
La ISO brightness (talvolta tradotta con grado di bianco) è la misura del fattore di riflessione della luce nella regione del blu, precisamente alla lunghezza d’onda di 457 nm. Per esempio questo è il fattore di riflessione spettrale di una carta GardaGloss Art che ha il valore 0.9035 a 460 nm. Quindi la ISO Brightness di questa carta è circa 0.90 (o 90%).
Questa misura viene considerata una misura della bianchezza della carta, premiando le carte che riflettono nella regione spettrale del blu, che è il campo di azione degli sbiancanti ottici.
Il concetto di ISO brightness è ancora oggetto di discussione. Sull’argomento si può vedere questo articolo.
ISO brightness non va confusa con whiteness (bianchezza) che include l’intero spettro visibile, penalizzando l’eventuale dominante cromatica.
Grammatura
La grammatura (ing. grammage) di una carta è il rapporto tra il peso di un foglio (in grammi) e la sua superficie (in metri quadrati). Secondo la grammatura le carte possono essere così classificate:
- Carta bibbia: 25-35 g/m2
- Carta leggera: 35-60 g/m2
- Carta da stampa: 60-115 g/m2 (la carta da fotocopiatrici e stampa ink-jet ha tipicamente una grammatura di 80 g/m2)
- Carta ruvida o bouffant: 115-220 g/m2
- Cartoncino: oltre 220 g/m2
Volume (o mano)
Il volume (ing. bulk) di una carta è il rapporto tra spessore di un foglio (in micrometri, cioè millesimi di millimetro, il cui simbolo è μm) e la sua grammatura (in grammi per metro quadrato):
volume = spessore / grammatura
Lo spessore della carta va tipicamente da 0,07 mm, cioè 70 micrometri a 0,18 mm, cioè 180 micrometri, quindi un valore tipico di volume è attorno a 1 o poco più.
Conoscendo il valore del volume (che si chiede al fornitore) si può calcolare lo spessore in mm di un certo numero di fogli con la formula
spessore = volume x grammatura x fogli / 1000
Per esempio un libro di 240 pagine, cioè 120 fogli, stampato su carta con grammatura 80 e volume 1,2 avrà spessore (esclusa la copertina) 1,2 x 80 x 120 / 1000 = 11,52 mm.
Nota: in passato per indicare il micrometro si usava il termine micron, ma questo non è un termine ufficiale.
Classificazione
La classificazione delle carte da stampa viene fatta secondo il contenuto in fibre e le proprietà della superficie. Attualmente le proprietà della superficie sono considerate più importanti del contenuto in fibre.
A partire dalla qualità più alta, la classificazione oggi comune delle carte da stampa è questa:
Sigla | Definizione | Pasta | Superficie | Lucidezza | g/m2 | Note |
---|---|---|---|---|---|---|
WFC | Woodfree coated Patinata senza pastalegno |
chimica | patinata singola, doppia o tripla | lucida, seta, opaca | >80 | la migliore carta da stampa, per offset piano |
MWC | Medium weight coated Patinata |
meccanica | patinata doppia | lucida, opaca | 70-115 | per offset piano e rotooffset |
Hi-Brite LWC | High brightness low weight coated Patinatino |
patinata singola | lucida | 60-90 | per rotooffset | |
Std LWC | Standard low weight coated Patinatino, patinata leggera |
lucida | 40-70 | per rotooffset | ||
MFC | Machine finished coated Patinata in macchina |
opaca | 50-70 | per rotooffset, è la versione matte di LWC, con patinatura in macchina | ||
SC | Supercalandered Satinata o supercalandrata |
non patinata | lucida | 40-60 | per rotooffset | |
INP | Improved newsprint Giornale migliorato |
opaca | 36-70 | per rotooffset | ||
SNP | Standard newsprint Carta da giornale |
opaca | 35-50 | per rotooffset |
Opere consultate
Ian Evens Manuale della carta, Tecniche nuove, 1990
Jouni Marttila Publishing Paper Grades (presentation slides), 2005
Carta e inchiostri fascicolo a cura di Taga Italia, 2005