Nella serie Spazi RGB celebri
ProStar RGB (cioè ProPhoto con la TRC L*)
È una proposta di spazio ad ampio gamut per editare e archiviare master file raster.
Caratteristiche
Si tratta di uno spazio con primari e bianco uguali a quelli di ProPhoto ma con curva di risposta tonale uguale a L* invece di gamma 1.8.
An interesting side note is that the original intention of ProPhotoRGB was to be L* based, but at the time of it’s introduction Adobe® Photoshop™ only supported simple gamma funtions.
Profilo ICC
Un profilo ICC versione 2 si può scaricare dal sito Center for Digital Imaging dal quale ho tratto la nota in corsivo qui sopra.
Utilizzo
È indicato per memorizzare, editare e archiviare immagini RGB master, cioè immagini di riferimento dalle quali ricavare le versioni per i vari output.
È usato anche come spazio di riferimento per le immagini che devono essere stampate in alta qualità con stampanti inkjet, per esempio per immagini da esposizione.
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4 commenti
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L’utilizzo della curva L* è uno dei trend attuali, specie per la scelta del gamma dei monitor. Ma mi pare che tutte le curve L* utilizzate dai vari software siano in realtà proprietarie, almeno da quanto indicato dai produttori. Esiste una curva L* “standard” oppure l’interpretazione, specie sulla parte delle ombre, è lasciata all’implementazione? Questo perchè credo che sia necessario un workflow interamente L* per avere risultati solidi e “portabili” (visto che si indica l’uso archivistico dei master ottenuti applicando questa curva). Ad esempio software come Camera Raw usano ProPhotoRGB a 1.8 (anche se internamente ad 1.0) e quindi sarebbe sempre e comunque diverso dallo spazio ProPhotoRGB L*, se quest’ultimo fosse usato in Photoshop per successive elaborazioni…
Manovi
18/8/10 alle 10:47
Sì, esiste la curva standard, specificata dalla CIE nel 1976.
La formula (diretta, da Y a L*, e inversa, da L* a Y) è in questa pagina di WikiColore:
http://www.boscarol.com/wiki/index.php?title=Chiarezza_CIE_1976
Ciao.
Mauro
Mauro Boscarol
18/8/10 alle 20:57
Sbaglio o le formule indicate su Wikicolore non tengono in considerazione lo studio di Bruce Lindbloom? http://www.brucelindbloom.com/LContinuity.html
Ciao
Marco
MN
19/8/10 alle 20:01
Come scrive Bruce stesso nella pagina che citi, il 3 aprile 2003 gli era stato assicurato che la CIE avrebbe tenuto in considerazione la sua osservazione.
E infatti nella successiva edizione del fascicolo “Colorimetry”, precisamente la terza edizione del 2004, la definizione di L* è stata modificata. Tuttavia non è stata usata esattamente la formula di Bruce ma un’altra formula equivalente (cioè hanno usato l’idea di Bruce ma in un’altra forma).
La voce di WikiColore riporta la formula come riportata dalla terza edizione di Colorimetry del 2004.
Quindi, sì, WikiColore tiene conto di Lindbloom, ma nella forma della CIE.
Ciao.
Mauro
Mauro Boscarol
19/8/10 alle 20:15