Nella serie Introduzione alla gestione digitale del colore
Caratterizzare un monitor
Caratterizzare un monitor è una cosa un po’ diversa da caratterizzare una fotocamera, perché il monitor è una periferica che produce colori, mentre la fotocamera è una periferica che cattura colori.
Questa è la struttura del procedimento. Si costruisce una tabella con a sinistra tutte le possibili combinazioni di valori RGB (da 0 0 0 a 255 255 255). Si tratta di 2563 combinazioni, cioè 16.777.216 combinazioni (è una tabella un po’ lunga). Per ognuna di queste combinazioni si visualizza il colore generato dalla terna corrispondente e si misurano le coordinate colorimetriche di questo colore. Le coordinate colorimetriche si scrivono a fianco di ogni terna RGB. Il risultato è una tabella di questo tipo:
Questa è la tabella di caratterizzazione di quel monitor. Come al solito, questo è il principio di costruzione, poi ci sono decine di dettagli pratici che qui non trattiamo ma che bisogna considerare.
Per esempio è impossibile creare veramente tutta la tabella perché bisognerebbe fare oltre 16 milioni di misurazione e, se fate i conti supponendo 1 misurazione al secondo, ci vorrebbero oltre sei mesi (24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana). Per questo motivo si costruisce solo una parte limitata della tabella (per esempio un centinaio di righe) e poi si procede per interpolazione.
Nel prossimo post vediamo a cosa serve la caratterizzazione di un monitor.
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